Salvi, Nicola – Architetto (Roma, 1697 – ivi, 1751).
Al 1737, quando S. aveva raggiunto una notevole fama grazie alla vittoria del concorso per la fontana di Trevi, risale l’inizio dei lavori di ricostruzione della chiesa domenicana di S. Maria in Gradi a Viterbo su progetto dell’architetto romano. Ridotto ad un rudere a causa dell’incuria da parte della direzione carceraria prima e del bombardamento del 1944 poi, il monumento settecentesco più importante della città fu realizzato conservando e utilizzando le pareti d’ambito delle navate della chiesa medievale, fino all’altezza del transetto, escluso assieme al presbiterio dal nuovo progetto di Salvi. Nella chiesa, ad unica navata con volta a botte lunettata e affiancata da tre cappelle per lato, S. coniuga l’ultima espressione della cultura architettonica barocca, dal ricco apparato decorativo in stucco (modelli berniniani), con le prime avvisaglie del neoclassicismo nella sobria scansione dei pieni e dei vuoti. Nel 1745 realizzò il progetto per l’altare e il presbiterio della chiesa del Gonfalone a Viterbo.
BIBL. – Bussi 1742, p. 355; Matthiae 1954; Schiavo 1956, pp. 173-183; Signorelli, III, I.p. 192; Polo 1981; Carosi 1993; Miglio 1996, pp. 82-86; Kieven 2001; Gallavotti Cavallero 2004.
[Scheda di Simona Finardi – Ansl]