Savini – Famiglia (Blera, Viterbo, Secc. XVI-XX)
La famiglia risulta aggregata alla nobiltà viterbese nel 1736 ma era presente già da tempo in Città e, prima che a Viterbo, a Blera dove a metà Cinquecento un Sabino di Giovanni, originario di Gallipoli, era emigrato. Un suo figlio Marco Antonio, nel 1589 era priore della stessa Comunità e nel suo testamento redatto nel 1589 disponeva di essere sepolto nel monumento della famiglia nella chiesa collegiata di Santa Maria di Blera. Suo figlio Giovanni di quella chiesa fu arciprete nel 1618 mentre il fratello di Giovanni, Savino, aveva sposato a Viterbo Francesca Caccia e si era spostato a vivere nel Capoluogo. Nel 1605 il capitano Girolamo Savini era magistrato del Comune di Blera e una sua figlia Sofonisba si sposò con il nobile viterbese Galeotto Nini mentre l’altra figlia Felicita sposò Bernardino Cini, sempre di Viterbo. Un figlio di Marco Antonio fu Giovanni Luigi che ebbe due figlie monache a Santa Maria della Pace; suo fratello Filippo Giulio, che si era sposato con Rosa Vittoria Zagri, ebbe invece Valentino Maria che fu Governatore del Monte di Pietà nel 1780; Marco Antonio che fu notaio a Blera (dal 1790 1al 1812); suo figlio Filippo fu ecclesiastico e canonico della Collegiata di Blera. Valentino Maria che si era sposato con Giulia Pettirossi ebbe due figlie che entrarono nel Monastero di Santa Rosa e tra i maschi un Giovanni che fu notaio, per più anni Vice Segretario del Comune di Viterbo; rifiutò una designazione che era stata fatta durante la Repubblica Romana nel 1798 e poi divenne Cameriere Segreto del papa Pio VII nel 1804; nel 1823 era nella Deputazione che reggeva il Conservatorio della Presentazione e nel 1826 era nuovamente Segretario del Comune, incarico che fu poi ricoperto da suo fratello Gesualdo nel 1830; gli altri fratelli Salvatore e Vincenzo furono ecclesiastici, quest’ultimo nella terra di Bagnaia.
Da Gesualdo che aveva sposato Calliope De Gentili derivarono linee genealogiche distinte; loro figli furono Alessandro che nel 1831 era nella Guardia nobile pontificia pervenendo al comando del Forte di Paliano; Costantino si sposò con Teresa Cencelli di Fabrica di Roma; Francesco (v.) fu militare di carriera e poi sindaco di Viterbo (1889-1891); Luigi (v.) fu medico chirurgo ma poi volontario nelle guerre del Risorgimento; infine Carlo che nel 1860 faceva parte della giunta provvisoria del governo di Viterbo. Giovanni di Alessandro fu capitano dell’Esercito pontificio mentre suo figlio Michelangelo contrasse matrimonio con Margherita Savignoni di Montefiascone e per alcuni anni si trasferì in quella città; il loro figlio Gustavo aveva sposato Elsa Presciuttini di Montefiascone avendone Alessandro con il quale si era chiusa questa linea genealogica. Il figlio di Luigi, Giovan Battista, fu ufficiale dell’Esercito italiano, consigliere comunale e sindaco di Viterbo durante gli anni della Prima guerra mondiale (1910-1917). Anche suo fratello Arnaldo fu ufficiale dell’Esercito e sposò Maria De Lentulus da cui derivarono Agnese e Luigi che rappresentano attualmente lo sviluppo della famiglia a Viterbo.
BIBL. – Angeli N., Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 473-476.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]