Vergari – Famiglia (Viterbo, Secc. XVII-XVIII)
La famiglia era originaria della Diocesi di Gubbio ed è giunta a Viterbo nella seconda metà del Seicento con Michelangelo che nel 1681 era collaboratore del vescovo Stefano Brancaccio e nel 1696 era nell’entourage del successore Urbano Sacchetti. Ottavio Antonio Vergari di Curzio era venuto a Viterbo con Michelangelo e nel 1697 aveva sposato Rosa Piselli; dopo la morte della prima moglie aveva sposato Tarquinia Boccaletti. Aveva partecipato con una composizione poetica ad una raccolta di versi in onore del vescovo Sacchetti; nel 1696 era governatore e giudice a Bagnaia per conto del duca Antonio Lante Della Rovere; nel 1703 era Governatore di Bagnoregio; nel 1716 gestiva parte della Posta della Provincia del Patrimonio e nel 1720 subappaltava ad altri la Posta di Orvieto. In questo settore era presente ancora nel 1731. Dai suoi matrimoni erano nati tra gli altri Curzio che fu sacerdote e poi canonico di S. Angelo in Spatha; Pietro Angelo che sposò Anna Virginia Vidau di Civitavecchia; Paolo che continuò l’attività del padre occupandosi della Posta delle lettere e dei cavalli avendo ottenuto la privativa da Patrizio Patrizi, Soprintendente generale della Posta. Delle figlie di Pietro Angelo Teresa sposò il colonnello Antonio Cosimelli mentre Rosa fu monaca a San Domenico e nel 1783 ne era priora.
Dei figli di Paolo e Veronica Licca si conoscono gli atti di battesimo ma nulla più e questo fa supporre che si siano trasferiti altrove. Uno di loro, Isidoro, compare come testimone in un atto del 1780 del notaio Serafino Valeri di Montefiascone.
BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, p. 554-555.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]