Zazzara  –  Famiglia (Viterbo, Sec. XV-XIX)

Iscritta all’albo del patriziato viterbese nel 1545, ebbe diversi rappresentanti che si dedicarono all’attività mercantile e avevano fondaco in Piazza delle Erbe. Rosso della Zazzara è considerato il capostipite della famiglia e nel 1431 faceva parte del Consiglio della Comunità; da Girolamo figlio di Rosso era disceso Cristoforo che ebbe una parte importante nella storia della famiglia. Nel 1507 Innocenzo Zazzara era maestro di scuola a Canepina; con testamento del 1549 lasciava i suoi beni in parte alla moglie Alessandra e in parte al nipote, figlio di Sebastiano.

Sebastiano Zazzara nel 1530 era Gonfaloniere della Città e nel 1545 era tra i Priori della Comunità; Innocenzo suo figlio nel 1549 era Priore e Conservatore e alla sua morte subentrò il fratello Domenico. Nel 1554 Domenico aveva contratto matrimonio con Terenzia Musacchi da cui erano nati Giovan Battista che nel 1636 aveva fatto testamento e tra i suoi lasciti alle istituzioni ecclesiastiche c’era anche una casa all’Ospedale di San Carlo che poi divenne la sede dell’Ospedale. Sebastiano Zazzara di Domenico fu Conservatore per il Comune di Viterbo mentre tra il 1598 e il 1616 era tra gli amministratori dell’Ospedale; si era dedicato alla concia delle pelli e la concia dei Zazzara fu attiva per tutto il Seicento ed era posta in Contrada di Valle Piatta.

Da Cristoforo e da Faustina Baglioni erano nati Pacifico che fu Conservatore tra il 1598 e il 1614; Alessandro nel 1590 era santese della chiesa di S. Maria delle Fortezze. Dal suo matrimonio con Laura Urbani celebrato nel 1580 erano nati Cristoforo che ebbe incarichi pubblici e aveva sposato Margherita Vanni da cui erano nate due figlie e Cristoforo che divenne ecclesiastico e divenne canonico prima di S. Faustino e Giovita e poi di Sant’Angelo in Spatha; nel 1702 era beneficiato della chiesa Cattedrale di S. Lorenzo.

Settimio di Alessandro nel 1612 divenne dominicano a S. Maria della Quercia; suo fratello Francesco nel 1635 aveva l’appalto della Gabella generale di Viterbo; dall’unione di Francesco con Innocenza Peroni era nato tra gli altri Sebastiano che si laureò in utraque iure; fu Conservatore tra il 1677 e il 1699 e poi fu Governatore dell’Ospedale Grande degli Infermi. Nel 1712 era Canonico della Cattedrale e divenne Vicario capitolare. In precedenza aveva sposato Aurelia Ricciarelli avendone Giovan Francesco, Carlo Filippo (che fu ecclesiastico e poi canonico della Cattedrale), Paolo Giuseppe che fu notaio; alla metà del secolo fu Segretario comunale di Viterbo. Aveva sposato Maria Felice Mazzanti sorella del pittore Ludovico (v.). Dal matrimonio di Paolo Giuseppe con Maria Felice Mazzanti erano nati Giovanni Antonio che fu Conservatore nel 1752 e nel 1770 era Governatore dell’Ospedale Grande degli Infermi; Sebastiano divenne Canonico della Cattedrale di Viterbo e poi fu Arciprete di San Sisto e morì nel 1766; Giovan Francesco  che nel 1798 faceva eredi le sorelle Caterina e Rosa mentre l’altra sorella Maria Aurelia nel 1743 aveva sposato Fabio Grazi e successivamente Pietro Piaggia nel 1756.

L’illustre dinastia Zazzara si estinse nella Casa Grazi e poi quest’ultima confluì nei nobili D’Aragona di Venafro che, in conseguenza del matrimonio con l’unica superstite viterbese di casa Lomellino, diede origine alla linea Lomellino D’Aragona. I Carnevalini, tramite matrimonio, sono subentrati fino ad oggi ai Lomellino D’Aragona.

BIBL. –  N. Angeli, Famiglie viterbesi. Stemmi e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 582-585.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]