Ciofi, Giambattista – Ecclesiastico (Secc. XVII-XVIII)

Il suo nome compare in diverse pubblicazioni del XVIII secolo. La prima è in Applausi di giubilo per le Nozze della Signora Marchesa Caterina Monaldi e del Signor Marchese Cristoforo Sermattei…, In Viterbo, per l’erede di Giulio de’ Giulii, 1724, dove egli firma la dedica e si dice al servizio di Alessandro Sermattei allora vescovo di Viterbo. Un suo componimento appare in Monacandosi l’Illustrissima Signora Maria Maddalena Cherofini nel Ven. Monastero della Visitaxzione, detto della Duchessa, di Viterbo…. In Viterbo, per l’erede di Giulio de’ Giulij, 1738. E’ poi suo Il Giosìa. Componimento per musica cantato in Viterbo nell’Aula del Senato in occasione di una Accademia degli Ardenti ivi recitata…, In Viterbo, MDCCLII, per l’erede di Giulio de’ Giulij. Tra gli Arcadi il suo nome era Belinto Isidiaco. La musica del Giosìa è di Casimiro Bellona, maestro di Cappella della Cattedrale di Viterbo. E’ ancora suo il testo poi pubblicato in Celebrandosi in Viterbo nella Ven. Chiesa Collegiata de’ SS. Faustino e Giovita la Festività del glorioso Martire S. Giovanni Nepomuceno. Componimento per musica…, In Viterbo, MDCCLV, per l’erede di Giulio de’ Giulij; e anche quello di Trionfo della grazia. Componimento per Musica da cantarsi in occasione che la Nobile Fanciulla Teresa Truzzi veste l’abito religioso…, In Viterbo, MDCCLVII, per l’erede di Giulio de’ Giulij. Altri suoi componimenti compaiono in Per la festività della gloriosa Vergine S. Rosa celebrata in Viterbo…, In Viterbo, per Giuseppe Poggirarelli, 1759 e in Raccolta di alcune cose poetiche composte dagli Accademici Ardenti di Viterbo, in occasione di essere stato eretto sulla Piazza Maggiore un perpetuo Monumento coll’Elogio di Monsignor Ill.mo, e R.mo Emerico de’ Marchesi Bolognini, Preside della Provincia del Patrimonio, In Viterbo, 1762, per Giuseppe Poggiarelli. Nelle pubblicazioni egli compare con il ruolo di Canonico (forse della Cattedrale di Viterbo). La famiglia Ciofi risiedeva nel territorio della parrocchia di San Luca e in quella chiesa aveva diversi altari di giuspatronato.

BIBL. – A. Carosi, Il Settecento (Annali della tipografia viterbese, IV), Viterbo 1997, p. 131, 148, 160, 166, 167, 172, 175; M. Galeotti, L’illustrissima Città di Viterbo, Viterbo 2002, pp. 343-345; G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa. Volume terzo. Parte prima, Viterbo 1964, p. 196, 200.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]