Lomellino (Lomellini) D’Aragona – Famiglia (Sec. XVI – Sec. XIX)

La famiglia, originaria di Genova (Lomellini) dove è presente dal XIII secolo nel settore del commercio e della finanza, arriva in Umbria verso la metà del XVI secolo con Consalvo che si sposa con Papiria Cesi. In quegli anni un altro dei Lomellini, Benedetto, favorito dai Carafa e poi dai Borromeo, diviene cardinale nel 1565 e cura i rapporti tra la Curia romana e la Repubblica di Genova.  Altri della famiglia sono inseriti nella Curia romana con ruoli minori e nello stesso periodo come Antonio, Giacomo e successivamente Goffredo e Giovanni Girolamo.

Il figlio di Consalvo, Giacomo, laureato in legge, sarà prima cancelliere criminale e poi cancelliere comunale a Viterbo (1606-1608) poi sarà Procuratore fiscale e Commissario del Ducato di Castro (1622-1623). Nel 1611 aveva sposato Francesca Caccia, figlia di Plinio, erudito e poeta. E un loro figlio, Giovan Domenico, sarà arcidiacono della Cattedrale di Viterbo sul finire del XVII secolo mentre un altro esponente della famiglia, Odoardo sarà anche lui arcidiacono al tempo del cardinale Michelangelo Conti, vescovo di Viterbo; un terzo Odoardo sarà canonico di S. Lorenzo mentre nel 1806 era presidente dell’Oratorio di Santa Maria delle Rose detto dei Sacchi. Un fratello di quest’ultimo Odoardo, Giacomo, aveva sposato Fulvia Piccolomini di Siena e la loro figlia Maria Anna aveva sposato nel 1808 Alfonso D’Aragona, figlio di Carlo, Capitano dell’esercito napoletano ed aveva dato inizio alla linea Lomellino D’Aragona. Il figlio di Alfonso, Giacomo, sarà comandante della Guardia civica e dopo aver comandato la Legione romana in difesa della Repubblica nel 1849, al rientro del papa era andato in esilio a Genova e poi a Voltri dove, per diversi anni era stato sindaco di quel centro. Tornato in patria dopo il 1870, tra il 1871 e il 1875 aveva retto le sorti del Comune di Viterbo prima come commissario e poi come sindaco. Una figlia di Alfonso e sorella di Giacomo, Maddalena, aveva sposato nel 1852, a Viterbo, Francesco Carnevalini e questa linea di discendenza  ha oggi la proprietà del Palazzo Lomellino D’Aragona posto in Via La Fontaine, nella parrocchia di S. Maria Nuova. I Lomellino erano stati tra i confratelli più attivi della Compagnia del Gonfalone nel XVIII secolo, confraternita che aveva la sede nella chiesa del Gonfalone situata davanti al Palazzo Lomellino D’Aragona.

Fonti e Bibl.: – Cedido Viterbo, Registri sacramentali della parrocchia di S. Lorenzo;  Ivi, Registri sacramentali della parrocchia di S. Maria Nuova. N. Angeli, Chiesa del Gonfalone di Viterbo. Famiglie e personaggi, Viterbo, 1977, pp. 39-47; N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storie e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2003, pp. 277-280, 739-740; M. Leale, A. Lercari, Giacomo Lomellino D’Aragona (1820-1876), Savona 2017, pp. 11-55.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]