Zei Costantino – Studioso (Viterbo, 28 feb. 1870 – Vit.  30 giug. 1952)

Nasce a Viterbo il 28 febbraio 1870 nella parrocchia di San Sisto, figlio di  Gaetano e di Antonia Ricci in una famiglia che, partendo dall’attività di scalpellini, erano divenuti artisti nella lavorazione della pietra e architetti nell’uso dei materiali lapidei.  Si forma nell’ambiente cattolico della Viterbo post-unitaria e partecipa alle attività delle associazioni e circoli che allora si costituiscono. Compie i primi studi a Viterbo, nella Regia scuola tecnica (che più tardi si trasformerà e darà origina all’attuale “Paolo Savi”), in seguito a Roma nella Reale Accademia delle Belle Arti sotto la direzione di Lino Gangeri.

Lo Z. ancora giovane realizza il busto di Vittorio Emanuele II nel Teatro dell’Unione ed aiuta lo zio Giuseppe nella realizzazione del mausoleo dedicato a Giovanni XXI nella cappella di S. Filippo Neri della Cattedrale di Viterbo. Nel 1893 viene premiato all’Esposizione Nazionale delle Belle Arti di Roma e nello stesso anno ottiene la medaglia d’argento alla prova Stanzani di scultura del Concorso degli Accademici del Pantheon di Roma.

Il 25 settembre 1898, lo Z. consegue l’abilitazione all’insegnamento del disegno presso il Regio Istituto delle Belle Arti di Roma e, nell’anno scolastico 1899-1900, insegna disegno presso la Scuola Tecnica del Convitto Nazionale di Aosta. Nel 1900 vince il concorso di abilitazione all’insegnamento del disegno per le Scuole Tecniche Governative e, nel luglio dello stesso anno,  ottiene l’abilitazione per l’insegnamento del disegno per i Regi Istituti Tecnici. Il 15 ottobre 1900 Z. prende servizio come insegnante di disegno presso la Scuola Tecnica di La Spezia. Nel 1903 torna a Viterbo ed insegna disegno e calligrafia al Regio Istituto Tecnico, dove insegnerà fino al 1937. Nel maggio 1907 ottiene l’abilitazione all’insegnamento di calligrafia.

Appassionato studioso delle civiltà etrusca, romana e medioevale, lo Z. scrive diversi articoli, tra cui ricordiamo quelli sulle terme romane a Viterbo, sulle tombe dei Salvi e sulla scoperta a Ferento di tombe risalenti all’epoca repubblicana. A Viterbo, Z. collabora con la Società per la conservazione dei monumenti ed è membro di una Commissione di studiosi che si occupa della catalogazione dei reperti del Museo Civico di Viterbo.

Nel 1913 Z. pubblica a Milano una guida di Viterbo destinata a un pubblico europeo. L’opera sarà tradotta in francese, inglese e tedesco. Z. inoltre è autore di diverse monografie sui monumenti del viterbese. Nel 1918 è nominato Regio Ispettore per i monumenti e gli scavi del Mandamento di Viterbo. Nei primi anni venti diviene membro della Commissione dei monumenti, degli scavi ed oggetti di antichità e d’arte della Provincia di Roma e, nel 1928, membro della stessa Commissione per la Provincia di Viterbo. Nel 1926 è nominato Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia e, molti anni dopo, sarà nominato Commendatore.

Sebbene già fosse in pensione, Z., durante gli anni della Seconda guerra mondiale, insegna presso li Regio Ginnasio-Liceo di Viterbo e scrive la sua opera più importante l’Annuario storico di Viterbo dal sec. X al XIX e, nel 1944, scrive un articolo sulla chiesa di S. Giovanni in Zoccoli, pubblicato su “La Voce di Viterbo”. Negli anni del Secondo dopoguerra Z. insegna all’Istituto Tecnico Femminile delle Maestre Pie Venerini e all’Istituto Beata Angelina e raccoglie materiale per un volume di storia dell’arte che non vedrà mai la luce. Muore a Viterbo il 30 giugno 1952.

Bibl. –  L. Osbat-F. Ricci (a cura di), Costantino Zei, Pontedera,2014; D. Zei-S. Del Ciuco (a cura di), Costantino Zei. Annuario storico della città di Viterbo dal sec. X al XIX, Viterbo,1994. L’Archivio “Costantino Zei” è conservato presso il Cedido, a Viterbo.

[Scheda di Isabella Lamantia – Cersal]