Ruzzi, Luigi – Vicario generale (Piansano, 11 giu. 1799 – Tuscania, 23 set. 1863)
Era figlio di Giuseppe e di Maria Ortensia Sabatini ed era nato a Piansano l’11 giugno 1799 in una famiglia numerosa (il padre era al secondo matrimonio e dalla prima moglie aveva avuto due figli, dalla seconda sei) e di tutto rispetto. Luigi e il fratello Vincenzo furono alunni del Seminario di Montefiascone e tutti due divennero sacerdoti: Vincenzo nel 1818, Luigi nel 1822. Vincenzo fu parroco a Piansano tra il 1842 e il 1855 quando morì. Luigi invece si incardinò nella Diocesi di Viterbo-Toscanella alla metà degli anni Venti.
Nel 1824, dopo la morte del vescovo di Viterbo-Toscanella cardinale Antonio Gabriele Severoli, il clero e i magistrati di Toscanella presentarono alla Sacra Congregazione Concistoriale domanda per la creazione di una Diocesi di Tuscania indipendente da Viterbo e con un territorio formato in parte da località del territorio viterbese e in parte da quelle del territorio di Montefiascone (e tra queste Piansano). Forse è questo il momento scelto da Luigi per trasferirsi a Toscanella e chiedere di essere incardinato nella Diocesi di Viterbo-Toscanella. Fatto sta che nel 1829 lo troviamo Priore della basilica di Santa Maria Maggiore (con nomina che era di competenza pontificia) e parroco di San Lorenzo. Fu “Deputato ecclesiastico” nel Comune di Toscanella ed ebbe incarichi importanti nella vita economica del paese in particolare per quanto riguardava la riorganizzazione dei turni di lavorazione dei terreni dato che fu adottato il sistema della “terzeria”, cioè della messa a coltura di una terza parte dei terreni (mentre le altre due parti erano per metà preparate per l’anno successivo e per metà lasciate a riposo).
Nel 1835 un suo nipote sposò la nobile tuscanese Emidia Pocci a testimonianza di una sensibile ascesa sociale dei Ruzzi a Toscanella e i Ruzzi abitarono nel Palazzo dei Pocci nel terziere di Poggio Fiorentino. Nel 1837 risultava che don Luigi e suo nipote erano proprietari di 300 pecore e di vari terreni. Nel 1846 i Ruzzi presero in affitto le tenute comunali di Toscanella per sei anni insieme ad altri sei possidenti del paese e l’affitto alla scadenza fu rinnovato per altri sei anni. Dall’agosto 1849 don Luigi fu nominato Vicario generale per Toscanella (in quel periodo Viterbo e Toscanella avevano un Vicario generale per ciascuna diocesi). Nel 1853 i Ruzzi risultavano proprietari di una tenuta di 37 ettari in località Doganelle. Nel 1860 il fratello di don Luigi, Angelo, era tassato come imprenditore agricolo a Toscanella a testimoniare che altri familiari della famiglia di don Luigi lo avevano seguito in questo suo trasloco tuscanese e si erano affermati anche grazie al ruolo svolto dal sacerdote.
Luigi Ruzzi morì a Toscanella il 23 settembre 1863 e fu sepolto nella chiesa di San Lorenzo dove fu posta una lapide per ricordarlo ai concittadini.
Fonti e Bibl.: Cedido, Archivio dell’antica Diocesi di Montefiascone-Corneto, Serie “Ordinazioni”, Cartella Piansano. A. Mattei, Aloysius Ruzzi domo Plansano, in “La Loggetta”, Anno XXIX, n. 4 (2024-2025), pp. 3-11; M. Loreti, La famiglia Ruzzi da Piansano a Toscanella, Ivi, pp. 11-12; G. Giontella, Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania (seconda parte), in “Rivista storica del Lazio”, Anno V, Numero 7 (1997), pp. 61-67.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]