Accoramboni – Famiglia (Viterbo, Secc. XVII-XVIII)

La famiglia è presente a Viterbo dal XVIII secolo ma il rapporto con la città era stato avviato sul finire del XVII quando Mario Accoramboni, Maestro generale delle poste, affidava l’appalto di tale ufficio a Domenico Picchi (viterbese) e poi a Giovanni Battista Silvestrelli, domiciliato a Viterbo. Un altro Mario, presente a Viterbo alla metà del XVIII secolo, aveva sposato Vittoria Pettirossi, nobile viterbese, ed aveva abitato nel palazzo Tozzi, di fronte al Collegio dei Gesuiti. Aveva istituito un fondo dotale a favore delle zitelle di Capranica desiderose di sposarsi o di monacarsi, fondo che era stato rinnovato dal figlio, ancora vivente nel 1791, con il quale avvenne l’estinzione di questo ramo della dinastia. Mario era morto il 26 dic. 1759 e sepolto nella chiesa dei Santi Teresa e Giuseppe.

La famiglia era originaria di Spello e nel XVI era presente stabilmente a Roma. Gli Accoramboni del ramo di Roma furono proprietari a Capranica di un palazzo attuale sede dell’Amministrazione comunale, poi acquistato dalla famiglia Porta, e di diversi appezzamenti di terreno. Vittoria, figlia di Claudio e di Tarquinia Paluzzi Albertoni, fu prima amante e poi moglie di Paolo Orsini, duca di Bracciano, e chiuse tragicamente la sua vita a Padova nel 1585, dopo aver avvelenato l’Orsini.

BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2002, pp. 19-20; DBI, vol. 1, pp. 111-114.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]