Bonaventura Sebastiano Pompilio – Vescovo (Urbino 1650 – Piansano, 10 mag.  1734).

Nato ad Urbino da nobile famiglia, completò gli studi laureandosi in utroque iure. Nominato canonico della chiesa di Urbino e quindi Vicario capitolare nella medesima, ricopri successivamente le cariche di Vicario generale di Napoli e di Capua. Il 24 nov. 1690 Alessandro VIII lo nominò Vescovo di Gubbio. Il 15 nov. 1706 Cle­mente XI lo trasferì alla diocesi di Montefiascone e Corneto.

Nella nuova diocesi B. si mosse seguendo le direttive tracciate dal cardinale Marco Antonio Barbarigo, suo predecessore: perfezionò e stabilì le regole e le finalità degli istituti religiosi che il Bar­barigo non aveva potuto portare a compimento, pri­mo tra tutti quello del Divino Amore; favorì la scuola delle Maestre Pie Filippini che si diffusero nella diocesi ma aprirono anche sedi a Roma e a Sovana-Pitigliano. Ampliò e completò l’edificio destinato al Seminario e migliorò il livello degli studi tanto che, per la fama dei suoi insegnanti, vi furono inviati anche alunni e convittori da parte della Sacra Congregazione di Propaganda Fide. Lo stesso papa Clemente XI affi­dò ad Alessandro Mazzinelli, allora rettore del Se­minario, dodici alunni provenienti da Palermo.

Il 1° sett. 1719, su richiesta del papa, unì in matrimo­nio a Montefiascone Giacomo III Stuart, preten­dente al trono inglese, e la principessa polacca Cle­mentina Sobieska; il 31 dicembre dell’anno suc­cessivo ne battezzò a Roma il primogenito.

Fin dal suo ingresso in diocesi aveva avviato una serie di visite accurate a tutte le parrocchie e i  luoghi pii dipendenti dalla sua autorità  e proseguì allo stesso  modo per tutto il periodo del suo governo. Le visite non riguardavano solo gli edifici di culto ma tutti i beni che componevano il patrimonio delle chiese e dei benefici ecclesiastici. Fu questo continuo e meticoloso controllo del territorio e degli ecclesiastici a lui sottoposti che gli consentì di procedere a dare una regolamentazione accurata alla sua diocesi attraverso le regole pubblicate nei sinodi e poi a riferire a Roma, con dovizia di particolari, nelle “relationes ad limina”.

Oltre ad alcune lettere pastorali (si conoscono quelle degli anni 1710 e 1725), B. fece ristampare, tra il 1706 e il 1710, la terza edizione del regolamento per il Se­minario con una sua cospicua appendice d’aggior­namento e, successivamente, gli atti di tre sinodi: Synodus Dioecesana ab Illustrissimo, et Reveren­dissimo D. D. Sebastiano Pompilio Bonaventura Patritio Urbinate Dei, et Apostolicae Sedis gratia Montisfalisci, et Corneti Episcopo, et ss. D.N.D. Clementis pp. XI. praelato domestico, & pontif. so­lio assist. Celebrata diebus 16. 17. et 18 Junii. Anno Domini mdccx (Montefalisco, typis Semina­rii, 1714); Ordo Synodi habitae ab Illustrissimo, et Reverendissimo D. D. Sebastiano Pompilio Bona­ventura Episcopo Montisfalisci, Corneti (Montefa­lisco, typis Seminarii, 1719); Istruzioni pastorali di Monsignor Sebastiano Pompilio Bonaventura Ve­scovo di Montefiascone e Corneto, date in occa­sione di essersi riferiti, e pubblicati nel suo terzo Sinodo Diocesano i Decreti del Romano Concilio Tenuto da Nostro Signore Papa Benedetto XIII (Roma, nella Stamperia di Girolamo Mainardi vi­cino Piazza Capranica, 1727).

Dalle “relationes ad limina” si hanno informazioni sulla presenza di case religiose maschili (quattro a Montefiascone, due in diocesi, cinque a Tarquinia) e femminili (due a Montefiascone, una a Tarquinia). Inoltre ci sono le scuole delle Maestre pie che non solo provvedono alla dottrina cristiana ma anche ad insegnare le opere utili per il governo della casa.  Si conosce infine che fu sostenuto e sviluppato il  Monte di pietà esistente a Montefiascone  e quello di Tarquinia mentre furono istituiti e rivitalizzati diversi Monti frumentari nei paesi della diocesi. Furono aperti un ospizio per religiosi e chierici pellegrini e un ospedale per pellegrini laici, a Tarquinia un orfanotrofio femminile.

Il 10 maggio 1734, a 84 anni, il B. morì improvvisamente du­rante una visita pastorale a Piansano, nel nord della diocesi. Trasportato a Montefiascone, fu sepolto nella cattedrale.

BIBL. Ughelli, I, col. 989; Ceccarelli 1928-33; Patrizi 1990, pp. 169-170; Breccola 2001, pp. 46-48, 48; P. Bergamaschi, Vita della venerabile Lucia Filippini, Montefiascone 1916, pp. 303-308; G. Marangoni, Vita del servo di Dio Card. Marcantonio Barbarigo Vescovo di Montefiascone e Corneto, Montefiascone, Seminario Barbarigo, 1930, pp. 322-327.

[Scheda di Giancarlo Breccola-Ibimus; revisione Luciano Osbat- Cersal]