Bonelli – Famiglia (Viterbo, Secc. XV-XVIII)

Antica famiglia viterbese aggregata al patriziato locale nel 1450 con Giovan Battista ma presente in città fin dal secolo XIV con Bonello del fu Cola di Bonello, macellaio con domicilio in contrada Santo Stefano dal quale discesero il già ricordato Giovan Battista e poi Nicola. Il primo fu luogotenente di Orte, poi fu consigliere a Viterbo e si sposava con Angela Nangeli; Nicola fu mercante ma anche stratega militare e giunse ad essere castellano della fortezza di Ostia. Il figlio di Nicola, Pacifico, fu priore e poi tesoriere del Patrimonio di San Pietro. Due altri figli di Nicola, Girolamo e Tommaso, furono ecclesiastici e si distinsero nel loro ambito mentre altri due, Petruccio e Niccolò, ebbero cariche pubbliche e operarono per lo sviluppo della città. I loro discendenti furono, nel XVI secolo, frequentemente priori della Comunità. Un Domenico di Alessandro e di Dionira Bussi, acquisì particolari meriti in campo militare e fu cavaliere dell’Ordine Gerosolimitano nel 1605, capitano delle galere pontificie e poi comandante di Fabriano, poi di Tivoli, di Frascati; nel 1624 era castellano della Rocca di Perugia e morì nel 1637. Anche Ottavio, suo fratello, fu uomo d’armi e raggiunse la carica di capitano di battaglia della Provincia del Patrimonio poi fu depositario del Monte di Pietà di Viterbo. Due suoi figli, Mario e GiovanAntonio, furono canonici della cattedrale mentre due figlie, Caterina e Angela Vittoria, furono monache a S. Simone e a S. Caterina rispettivamente.

Un Giovanni di Nicola, seguendo la tradizione di famiglia, raggiunse il grado di capitano e nel 1683 lo troviamo al comando di una delle Compagnie di fanteria di Viterbo e più avanti fu uno dei Conservatori.  Nel 1734 un Francesco Bonelli è canonico della cattedrale di Viterbo e convisitatore del cardinale Alessandro Degli Abbati nella visita pastorale alla Diocesi. Nel 1745 c’era un Filippo, canonico che con i fratelli Andrea, Giuseppe e Fernando, venivamo ricordati come eredi del fu Domenico Bonelli di Nicola.

Anna Maria Bonelli fu Nicola, morta il 10 aprile 1772, lasciò in eredità i suoi beni al cavaliere Domenico Bussi il quale, non rispettando le disposizioni testamentarie, perse ogni diritto a favore del canonico Luigi Miccinilli di Canino. La sorella di Anna, Livia sposata Silvestrelli, fece testamento il 23 febbraio 1766 e fu l’ultima rappresentante della famiglia a Viterbo.

Avevano abitazione nei pressi della chiesa di Santa Maria del Suffragio e sepoltura nella chiesa di Santa Maria in Gradi. I Bonelli avevano una cappella in Sant’Angelo in Spata e un’altra in San Sisto di juspatronato.

BIBL. – Angeli, Famiglie viterbesi. Volume I. A-B, Viterbo 1992, pp. 98-100; G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. I, Parte Prima, Viterbo, 1938, pp. 231-235; N. Angeli, , Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2002, pp. 63-65.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]