Bonifazi – Famiglia (Viterbo, Secc. XVII-XIX)

La storia della famiglia parte con Cesare che muore nel 1636, calzolaio o sarto, sposato con Virginia Musacchi. Sono figli di Cesare GiovanDomenico e GiovanGiacomo detto il “Pelamantello” che sposa in prime nozze una Vitarelli e poi Lavinia Coretini e poi Vittoria Fedele: è l’esattore del nobile Alessandro Brugiotti quando questi era Tesoriere della Provincia del Patrimonio. Da lui discendono AntonAngelo, nato intorno al 1627, divenuto chierico per i vantaggi che ne derivavano a lui e alla famiglia, poi ritornato allo stato laicale, trasferito a Roma dove lavora nella scuola di Pietro da Cortona e fa amicizia con personaggi come Carlo Maratta e Carlo Fontana che egli ricorderà nel testamento siglato nel 1699. Egli resterà quasi sempre a Roma e avrà commissioni anche di un certo rilievo nel circuito dei Barberini e dei Chigi.  Produce quadri per chiese e palazzi di Viterbo (tra questi uno stendardo per la Confraternita della Cella e una grande tela in S. Maria in Volturno raffigurante la Madonna in gloria); importante la sua decorazione del palazzo baronale di Bomarzo con le allegorie della “Guerra e Pace” e una Decollazione del Battista nella chiesa collegiata di Bomarzo. Anche l’altro figlio FrancescoMaria fu pittore, nato probabilmente nel 1637 e per qualche anno anche lui presente a Roma nella bottega di Pietro da Cortona;  ritornato a Viterbo ha tele presenti in diverse chiese locali come nella chiesa di S. Erasmo. In seconde nozze egli aveva sposato Elisabetta Filippini, sorella di quella che diventerà santa Lucia Filippini. Altro figlio di GiovanGiacomo fu GiovanFilippo, sacerdote con beneficio in Sant’Angelo in Spata a Viterbo, acquisito grazie ai guadagni che aveva fatto il fratello AntonAngelo.

Da FrancescoMaria discende Cesare che sposa Diamante Ardimanni e si trasferisce a Roma; un suo figlio è Cesare, dottore in entrambe le leggi, dal quale deriva Giulio Cesare che è domiciliato a Canino nel 1793 e che è il padre di Sabina che sposa Egidio Giordani, pittore di Canepina e Francesco Maria, anche lui residente a Canino.

I Bonifazi avevano abitazione nella parrocchia di Santo Stefano.

BIBL. – Angeli, Famiglie viterbesi. Volume I. A-B, Viterbo 1992, pp. 100-101; G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. III, Parte Prima, Viterbo, 1964, p. 58, 87; S. De Fazi, La produzione viterbese dei fratelli Bonifazi: tratti della vicenda artistica, in “Biblioteca e società”, XXXVI, 4, 1998,  pp. 3-5; S. Angeli, Documenti d’archivio per due biografie difficili: i fratelli Anton Angelo e Francesco Maria Bonifazi, in “Informazioni” V, 12, 1996, pp. 80-89.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]