Bordoni – Famiglia (Viterbo, Secc. XVI-XX)
Di questa famiglia si considera in particolare il ramo che discende da Tommaso, presente a Viterbo alla fine del XVI secolo. Da lui discendono Bernardino e GiovanBattista che formano famiglie numerose che si spargono per Viterbo senza personaggi che lascino segni particolari della loro attività. Una Vittoria di Giovan Battista è monacanda a S. Caterina nel 1671; un Vincenzo di Domenico possiede un beneficio semplice nella collegiata di S. Andrea di Orvieto alla metà del XVIII secolo; sua sorella Margherita è educanda alla Visitazione nel 1749. All’inizio dell’Ottocento un Benedetto (1752-1816) di GiovanBattista fa il canaparo; in quel secolo un Giuseppe di GiovanVincenzo (1782-1862) fa il barbiere e sposa nel 1818 Pudenziana Oliva; un Vincenzo (1778-1810), figlio di Benedetto, è sacerdote e canonico; suo fratello Nicola (1795-1849) è perito agronomo e sposa Rosa Ciaffoni. Suo figlio Vincenzo (1814-1863) è scultore e buon disegnatore e sposa Vittoria Cinotti mentre suo fratello Giuliano, nato nel 1826, è patriota, tenente nei volontari del 1860 prima di arruolarsi nel Regio esercito e sposa Rosa Maneschi di Tarquinia. Da Giuseppe di GiovanVincenzo discende Vincenzo (1819-1899), barbiere e violinista, sposato con Angela Gentili. Da Vincenzo di Nicola discendono sia Benedetto che Nicola che sarà cancelliere e sposa Rosa Brizioli. Da Domenico di Nicola discende Cesare nato nel 1854, architetto, che insegna alla Scuola di disegno di Bagnoregio. Da Nicola di Vincenzo discendono Edoardo (1883-1938) decorato di medaglia d’argento al valor militare e Giuseppe, nato nel 1887, scultore con studi all’Accademia di belle arti di Carrara, volontario nella Grande guerra, sposato con Olga Lombardi; infine Giulio, nato nel 1896, ufficiale di complemento, medaglia d’argento al valor militare, poi laureato in chimica e trasferito a Cagliari.
BIBL. – Angeli, Famiglie viterbesi. Volume I. A-B, Viterbo 1992, pp. 102-108; G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. III, Parte Seconda, Viterbo, 1964, p. 419.