Cohelli (Cohella, Coella) – Famiglia (Civitella d’Agliano, Secc, XVI-XIX)

Presente a Civitella d’Agliano già nel XIII secolo poi trasferitasi ad Orvieto e qui divenuta importante tanto da possedere un palazzo in Piazza S. Francesco e molti terreni ed essere iscritta all’albo della nobiltà fin dal 1358, nel XVI secolo tornarono ad avere la sede principale a Civitella e qui, da Felice di Angelo erano nati quattro figli: Salvatore (che nel 1564 fu priore del Comune), Giacomo, Cherubino e Pietro. Tra i figli e nipoti di costoro vi furono Cherubino, Gaspare. Giulio e Felice che furono membri del Consiglio del Comune, ebbero il patronato di diversi altari nella chiesa parrocchiale. Tra i figli di Domenico di Pietro vi furono Pietro che studiò all’Università di Perugia e fu dottore in utroque iure ed esercitò a Roma dove morì; vi fu poi Pompilio che fu sacerdote e priore di Civitella (1565-1589) prima di Pietro Cohelli, suo nipote, che fu anche lui priore dal 1589 al 1618. Fratello di Pietro fu Giacomo, nato nel 1583, che fu un giurista di fama nel secolo XVII (v.).

Nel 1588 un ramo dei Cohelli non volendo rinunciare al privilegio della cittadinanza orvietana, si trasferì nuovamente nella Città e da allora non ebbero più ruoli nella vita amministrativa di Civitella d’Agliano dove invece rimasero i figli di Gaspare di Felice: Giovan Battista (che sposò Caterina Alberici) e Francesco (che sposò Giulia del fu Alessandro). Queste due famiglie si estinsero prima dell’arrivo del secolo XVIII. La famiglia dei Cohelli di Orvieto si era anch’essa estinta con Giuditta che aveva sposato Carlo Febei: per questo l’eredità dei Cohelli di Civitella passò nelle mani dei Febei. Carlo Febei era figlio legittimo e naturale di Pietro Paolo Febei che fu poi vescovo di Bagnoregio (v.) mentre il fratello Giovanni Battista nel 1683 diventerà vescovo di Acquapendente (v.) Giulio Febei, figlio di Carlo, ebbe per figlio Francesco Maria che ereditò i beni del padre e dello zio e che sposò Maria Virginia Cartari Dal loro matrimonio era nato Antonio che fu Canonico della cattedrale di Orvieto. Sua sorella Maria Vittoria aveva sposato Emilio Piccolomini e da questa unione nacque il ramo Febei Piccolomini di cui fu esponente sia Francesco Maria che Giovanni Battista che si trasferì da Orvieto a Civitella d’Agliano, fu più volte priore del Comune e successe ai Febei nel possesso del loro patrimonio a Civitella. Successivamente questi beni furono ereditati dalla famiglia Vannicelli alla quale succedettero in parte la famiglia Vidau e in parte la famiglia Mottura di origine piemontese che ancora li detengono.

BIBL. – A. Cento, Civitella d’Agliano, le sue origini e il suo popolo, Viterbo 2009, passim, in particolare pp. 321-331.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]