Lucchesi Giovanni Domenico, o.c. – Venerabile (Pescaglia [Lucca], 18 mag. 1652 – Viterbo, 18 mar. 1714)

Figlio di Paolino e di Giovanna, proveniente da una famiglia di contadini, ebbe tre fratelli maggiori, Domenico, Francesco e Nicola, quest’ultimo che avrebbe vestito anch’egli l’abito religioso dei Carmelitani. Nel 1660 ricevette la cresima, nella chiesa di S. Pietro, dal cardinal Girolamo Bonvisi, vescovo di Lucca. Il 1° febbr. 1670 entrò a Firenze nel convento delle Selve, appartenente all’Ordine dei Carmelitani della Congregazione mantovana; dopo tre settimane ricevette l’abito a Lucca ed esercitò il suo noviziato a Ferrara, dove restò anche dopo la sua professione, avvenuta il 6 marzo 1671, fino al 30 maggio 1676, data dell’ordinazione sacerdotale.

Trasferito a Viterbo presso il convento di S. Giovanni Battista, dove rimase fino alla morte, vi ricoprì la carica di sacrista, maestro dei novizi e, per alcuni anni, di sottopriore. Si occupò alacremente dei più bisognosi e fu impegnato come confessore di alcuni monasteri femminili, tra cui il convento di S. Agostino di Viterbo; con tutti intratteneva un fitto rapporto epistolare.

Consigliere del vescovo della diocesi Andrea Santacroce e particolarmente devoto all’Eucaristia, gli si attribuiscono doti profetiche. Nel 1717 iniziò il processo informativo nelle sedi di Viterbo e di Lucca; quello di Viterbo era promosso dal vescovo locale, monsignor Michelangelo Conti (poi papa Innocenzo XIII).

Il processo apostolico si ebbe a Roma dal 13 febbr. 1734, e vi testimoniò la marchesa Olimpia Maidalchini de Ottieri e il padre Andrea Maidalchini, marchese di Ripalta. La causa, bloccatasi nel 1737, riprese nel 1907 e si fermò l’11 nov. 1913. Il corpo fu prima sepolto nella chiesa dell’Ordine Carmelitano di S. Giovanni Battista degli Almadiani a Viterbo, quindi traslato il 2 marzo 1908 nella chiesa della Traspontina a Roma, vicino all’altare dei SS. Pietro e Paolo.

BIBL. – Controni 1718; Beatificationis  1734; Bussi 1737, p. 405; Fanucchi 1893; Wessels 1907; Decreta 1909, pp. 54-58; Positio 1913;  Luti 1929 (con informazioni sui processi di Viterbo e Lucca); Signorelli, III/1, pp. 133, 142, 150, 158-159; Ludovico Saggi in Bìbliotheca Sanctorum, VIII, coll. 234-235.

[Scheda di Barbara Scanziani – Ibimus]