Malagriccia – Famiglia (Viterbo, Sec. XV – Sec. XVIII)
I Malagriccia sono presenti a Viterbo alla metà del XV secolo quando Nicola di Antonio stipula un contratto con il Comune per la pavimentazione della Piazza antistante L’iscrizione al patriziato viterbese risale all’anno 1536. A quella data si distingueva Sebastiano, che fu notaio a Viterbo tra il 1507 e il 1537 mentre nel 1517 era stato rettore e scrittore dello Statuto dell’Arte degli speziali. Il figlio di Sebastiano, Giovan Paolo, fu lui pure notaio tra il 1524 e il 1532. Suo figlio Pietro fu laureato in legge e notaio tra il 1569 e il 1585; negli anni 1555-1556 era stato Podestà di Bagnaia.
Nel 1560 Annibale di Angelo era cappellano a S. Maria in Poggio ma poi abbandonò la carriera ecclesiastica e si sposò con Flaminia Pazzichelli nel 1566. Nicola di Battista, dottore in legge, nel 1530 era uditore di Renzo di Ceri a Magliano Pecorareccio (oggi Magliano Romano) e nel 1543 era Priore e Conservatore nella città di Viterbo mentre nel 1548 era avvocato per conto della Comunità viterbese e così ancora nel 1662. In quell’anno anche Nicola Malagriccia era Priore e Conservatore a Viterbo. Battista Malagriccia, nel 1581, aveva formato società con Valore Valori sull’Ufficio del cavalierato del Giglio. Suo figlio Rosio divenne prelato domestico del pontefice Paolo V e protonotario apostolico. Nicola di Battista aveva sposato Olimpia Sordolini di Orte e fu chiamato ad ereditare dal fratello Rosio mentre con il testamento del 1627 chiedeva di essere sepolto in Santa Maria della Verità. Da Annibale e da suo fratello Valerio coniugato con Felice Musacchi ebbero origine due diversi rami che si estinsero nell’ultimo scorcio del Seicento.
BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 297-298.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]