Petrucci (da Bomarzo)  – Famiglia (Viterbo, Secc. XVI – XVIII)

Questi Petrucci sono originari di Bomarzo e arrivano a Viterbo nell’ultimo scorcio del Cinquecento con Pietro, peritissimo chirurgo che aveva rapporti di lavoro con l’Ospedale Grande dal quale riceve un pagamento per i suoi servizi nel 1601. Un Giovanni Battista Vesecchi-Petrucci fu medico fisico: nel 1690 era medico ufficiale del Monastero di San Bernardino; nel 1704 era tra i Conservatori del popolo a Viterbo e morì il 18 giugno 1710. Fratello di sua madre era stato Lelio che era anche lui medico ed era stato Priore della Confraternita del Crocefisso nella chiesa di Sant’Egidio. Dal suo matrimonio con Marta Tassoli e poi Cecilia Pennacchi erano nati Bartolomeo Anselmo che fu ecclesiastico e titolare del beneficio che la famiglia aveva istituito nella Collegiata dei Santi Faustino e Giovita; Alessandro che fu Domenicano nel Convento di Santa Maria in Gradi con il nome di fra Pietro Martire e con questo nome fu autore di trattati filosofici e morali; Pietro che fu avvocato del Comune di Viterbo e nel 1687 era Conservatore del popolo nello stesso Comune; Olimpia che sposò Pietro Menicozzi; Domenico che si laureò in legge e svolse attività forense. Suo figlio Domenico fu canonico della chiesa dei SS. Faustino e Giovita mentre il fratello Pietro Paolo era nel 1718 Conservatore del popolo; infine Filippo era tra i Conservatori nel dicembre 1745 e prima, nel 1741, era stato tra i Governatori dell’Ospedale Grande: aveva sposato la contessa Angela Teloni di Vincenzo. I loro figli Antonio e Pietro furono canonici della Cattedrale di Viterbo: il primo fu camerlengo nel 1765, il secondo fu arcidiacono nel 1771 e morì nel 1786 essendo sepolto in Cattedrale. Il fratello Domenico negli anni tra il 1754-1773 fu più volte Segretario del Comune di Viterbo: aveva conseguito l’abilitazione al notariato nel 1750. Con loro e con la sorella Olimpia sembra terminare questa linea della famiglia.

BIBL. e FONTI – Archivio storico del Comune di Viterbo, serie “Bandi ed editti”, Faldoni 15, 16, 17 (1721-1770); Cedido, Archivio della Cattedrale di S. Lorenzo, Registro dei morti, anno 1786.  N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 394-396.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]