Petrucci (da Vallerano) – Famiglia (Viterbo, Secc. XVII– XIX)
Una famiglia Petrucci originaria di Vallerano arriva a Viterbo nella prima metà del Seicento: Giovanni Petrucci, sarto, e la moglie Virginia, risultano domiciliati nella parrocchia di San Faustino e in questa parrocchia sono battezzati i loro figli. Tra questi vi è Agostino che si sposò nel 1666 con Maria Cocchi; tra i loro figli vi è Giuseppe che apprese l’arte di orefice e fu console degli orefici nel 1752; nel 1747 aveva sposato Anna Maria Danielli e dal matrimonio erano nati molti figli tra i quali Michelina e Caterina che avevano sposato due costruttori di organi, Vincenzo che fu chirurgo per il Comune di Canino.
Da Giuseppe di Stefano discese Stefano che fu canonico della collegiata di San Sisto e morì il 5 ottobre 1785; Giovan Domenico che fu medico e morì nel 1811. Dall’unione di Giovan Domenico e Margherita Carotti nacquero dodici figli tra i quali si ricordano Giuseppe che divenne canonico di San Sisto, Luigi che studiò medicina e fu medico a Celleno e qui sposò Giusta Bianchi. Loro figli furono Paolo, Pietro Paolo e Stefano che nel 1832 vendevano una loro casa posta nella parrocchia di San Faustino.
Il fratello del medico Luigi era Andrea che fu cassiere del dazio per il Comune di Viterbo; suo figlio Giovan Pietro fu vicario curato di Santa Maria delle Farine per oltre quaranta anni tra il 1847 e il 1888. Francesco, fratello di Andrea e di Luigi morì a Cagli nel 1824 dove era Governatore. Nel 1863 Giovan Pietro, Vincenzo e Luigi figli di Andrea acquistavano un locale ad uso di farmacia a Via del Melangolo nel quale prese ad esercitare Vincenzo.
Nel 1770 un Luigi Petrucci (probabilmente zio di Giuseppe, l’orefice), ebbe l’appalto della “ fabbrica delle corde armoniche” per tre anni per tutta la città di Viterbo e suo territorio, corde che sarebbero state vendute nella bottega di Giovanni Felice Rezzesi in Piazza delle Erbe.
BIBL. e FONTI – Archivio storico del Comune di Viterbo, serie “Bandi ed editti”, Faldone 17 (1770), doc. 330; Cedido, Archivio della Cattedrale di S. Lorenzo, Registro dei morti, anno 1786. N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 396-398.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]