Pinieri (Pineri, Pinerio) – Famiglia (Sec. XVI-XVII)

Famiglia di Monte­fiascone, attestata nei secc. XVI-XVII, resa nota da Angelo (Montefiascone 31 ago. 1593 – Roma 22 lu­glio 1671), figlio di Sebastiano, sacerdote, per al­cuni anni (almeno dal 1651 al 1653) vicario gene­rale della diocesi di Viterbo per conto del vescovo cardinal Brancaccio, quindi a sua volta nominato vescovo della diocesi Marsicensis (odierna Marsico Nuovo, in Lucania), dignità mantenuta fino alla morte. Nella sua diocesi lucana effettuò, nel corso di una visita pastorale, una accurata rilevazione dello stato del clero e della popolazione, rimasta come fonte documentaria di qualche importanza per la storia di quel territorio.

Suo parente (fratello?) fu il cavalier Pietro, che visse a Roma in piazza delle Fornaci (presso Porta Cavalleggeri) e si rese noto pubblicando la «favola spirituale» L’Anima co­stante (Roma, appresso Francesco Cavalli, 1639), da lui dedicata all’abate genovese Giovanni Maria Oldoini; si tratta di una rappresentazione allegori­ca di edificazione morale, consistente in un prolo­go e quattro atti in versi, preceduti da rime enco­miastiche di Lorenzo Ceccarelli e di un altro P, Martino. Pur chiaramente derivata da ben noti mo­delli della tradizione allegorica (per più aspetti ri­corda la Rappresentazione di Anima e Corpo posta in musica nel 1600 da Emilio de Cavalieri), l’ope­ra non è priva d’interesse.

Pietro era marito della romana Cecilia di Domenico Grassi, morta nel 1659 a 37 anni lasciandolo vedovo.

BIBL. e FONTI – AVR, Parr. di S. Andrea delle Fratte, “Morti”, III, ad diem 22.7.1671 ; Parr. di S. Dorotea, “Morti”, III, ad diem 5.8.1659. – HC, IV, p. 233; Franchi 1988, p. 236; Carosi 1990, pp. 122, 128.

[Scheda di Saverio Franchi – Ibimus]