Polidori, Pietro – Prelato (Lanciano, 1693 – Roma, 9 ago. 1748)

Nella sua Prefazione Feliciano Bussi scrive che parte della sua fatica nello scrivere la Istoria della Città di Viterbo (poi pubblicata a Roma nel 1742) gli era stata risparmiata da don Matteo Scaglioni che gli aveva ceduto il risultato delle ricerche da lui fatte: “già da molti anni meditando ancor’ esso di tessere l’Istoria di questa Città, ed avendo a tal’ effetto raccolta una quantità di notizie…si degnò, come ho detto, di cedermi il tutto” compresa la documentazione che gli era stata affidata da don Pietro Polidori, beneficiato dell’insigne basilica di san Pietro.

Di questo don Pietro Polidori che doveva avere raccolto qualche documentazione riguardante la storia di Viterbo non si sa molto. Un beneficiato della Basilica vaticana con questo nome risulta nato a Lanciano nel 1693 ed essere stato Beneficiato dal 16 nov. 1730 fino alla morte avvenuta a Roma il 9 agosto 1748. Il cognome Polidori è molto presente a Viterbo. Ma a cavallo tra Seicento e Settecento c’è un notaio Pietro ma nessun ecclesiastico con questo nome. Pietro Polidori dovrebbe essere l’autore della De vita et rebus gestis Clementis undecimi pontificis maximi libri sex, Urbini, ex Typographia Venerabilis Cappellae SS. Sacramenti apud Antonium Fantauzzi, 1727.

BIBL. – D. Rezza, M. Stocchi, Il Capitolo di San Pietro in Vaticano. Dalle origini al XX secolo. Volume I: la storia e le persone, Edizioni Capitolo Vaticano, 2008, p.  386; N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2002, p. 583, 812, 817; F. Bussi, Istoria della Città di Viterbo, Roma 1742, p. VIII.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]