Pollioni – Famiglia (Viterbo, Secc. XVI – XVIII)
E’ nel 1540 che avviene l’inserimento di questa famiglia nell’albo del patriziato viterbese ma loro esponenti erano già presenti in Città dalla metà del Quattrocento quando un Raffaele di ser Polione di Alviano, abitante a Viterbo, concede l’assenso per le nozze della figlia Bernardina. Pietro di Pollione nel 1507 era “aromatario” e rettore dell’Ospedale di San Sisto. Da lui derivò Alessandro che fu uomo d’armi e militò nell’esercito francese comandato da Corrado Orsini. Nel 1551 era tra i magistrati del Comune di Viterbo. Nel 1557 un Marco Cesare Pollioni è deputato del Comune di Viterbo per affrontare problemi legati all’appalto della Gabella generale. Tra i figli di Alessandro troviamo Pietro che nel 1575 era tra i Conservatori del Comune di Viterbo mentre nel 1582 era tra gli amministratori dell’Ospedale Grande e nel 1583 era tra i Prefetti dello stesso Ospedale e nel 1587 nuovamente tra i Conservatori. Il fratello Orazio nel 1568 era entrato tra i Domenicani con il nome di fra Gabriele divenendo una figura di prestigio (v.). Anche un altro fratello, Marzio, entrò tra i Domenicani e fu priore del Convento di Santa Maria in Gradi nel 1610 con il nome di fra Raffaele: in quegli anni donò al convento un grande ostensorio e provvide alla decorazione della galleria del convento; una delle pile dell’acqua santa di quella chiesa portava inciso il suo nome mentre sull’altra c’era il nome del fratello Gabriele.
Da Pietro di Alessandro nacquero Clelia che fu monaca in San Domenico con il nome di suor Deodata; Alessandro e Orazio che morirono in giovane età.
Da Luziano figlio di Pietro, discese Pacifico che era nell’Arte degli speziali; si dedicò a diverse attività tra le quali il commercio del grano; nel 1567 era Priore e Conservatore del Comune di Viterbo mentre nel 1575 lo troviamo domiciliato a Ronciglione dove fa l’aromatario. Da Pacifico che aveva sposato Laura, derivarono Annibale che fu Capitano della milizia e poi diverse figlie; ultimo nato fu Luziano che nel 1584 era appaltatore del macello ad Orbetello; in quell’anno sposò Clelia Primoni avendo due figlie che entrarono nel Monastero di Santa Rosa e diventarono tutte due badesse: suor Giacinta negli anni 1624-1625 e 1628-1629; suor Maria Maddalena tra il 1630 e il 1648 a più riprese. Da questo momento mancano notizie certe della famiglia. Nel 1754 un capitano Cesare Pollioni fu Giacomo di Terni costituisce suo procuratore il notaio viterbese Nicola Grispigni per una eredità lasciata da Giuseppe a Giacomo e ora rivendicata dal nuovo Giuseppe.
Il Palazzo Pollioni, già nell’eredità di Laura moglie di Pacifico Pollioni, è la costruzione già appartenuta agli Alessandri e poi ai signori di Monte Casoli in San Pellegrino.
BIBL. e FONTI – Archivio storico del Comune di Viterbo, Serie “Bandi ed editti”, Fld. 2, doc. 136. N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 422-424.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]