Domenico Corvi, 1756, Profeti, affresco (cm. 200×160), Viterbo, Chiesa del Gonfalone, imposto della volta

Realizzati da Domenico Corvi nel 1756 per la chiesa di S. Giovanni Battista o del Gonfalone a Viterbo.

Entro medaglioni sorretti da angeli sono inserite le figure dei profeti Isaia (avvolto in un ampio mantello che gli lascia scoperta una spalla e un braccio, è seduto su una nuvola sulla quale è aperto un libro) e Abdia (seduto su nubi, con una tavoletta sulle ginocchia sostenente un foglio verso il quale il santo volge lo sguardo accigliato, nella destra tiene una penna).

Gli affreschi si affermano per le qualità notevoli e per la prodigiosa vitalità che anima le immagini. Sono opere fondamentali nel percorso artistico del Corvi, poiché testimoniano la novità del linguaggio decorativo importato dall’artista nell’ambiente culturale viterbese ma, soprattutto, la maturità dei suoi mezzi espressivi. Inizialmente identificate come due apostoli Simone e Giuda [Pampalone, 12/00094855-56], sono state poi da N. Angeli ricondotte alla raffigurazione dei profeti.

Bibl. – G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, vol. III, parte I, Viterbo, Quatrini, 1964; F. Cristofori, Le tombe dei Papi in Viterbo, Siena, Tip. Edit. S. Bernardino, 188; C. Pinzi, Gli Ospizi medievali e l’Ospedal Grande di Viterbo. Memorie storiche, Viterbo, Tip. Monarchi, 1893; N. Angeli, Chiesa del Gonfalone di Viterbo, vol. I, Viterbo, 1973; M. Galeotti, L’illustrissima città di Viterbo, Viterbo, Quatrini, 2002; A. Scriattoli, Viterbo nei suoi monumenti, Viterbo, Agnesotti, 1988; A. Carosi, Le chiese di Viterbo, Viterbo, Agnesotti, 1995, sceda sulla chiesa di S. Giovanni Battista detta del Gonfalone; http://viterbo.artecitta.it. (Consultato nel mese di Aprile 2011); “La Rosa”, 1881, pp. 51 e segg.; N. Angeli, Chiesa del Gonfalone in Viterbo: Ciclo pittorico del Battista, Viterbo 2007

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]