Silvestrelli – Famiglia (Viterbo, Secc. XVII-XIX)
Iscritta all’Albo del patriziato viterbese nel 1738, era presente in città fin dal secolo precedente. Un documento relativo a questa famiglia fa riferimento a Leonardo Silvestrelli di Giacomo, originario di Visso, che nel 1633 era agente e procuratore dei fratelli Sensi di Perugia. Giovanni Battista Silvestrelli di Giacomo, di mestiere barlozzaro, anche lui originario dei dintorni di Visso, si era stabilito a Viterbo e il 20 maggio 1653 sposava Domenica Picchi di Paolo. Dei loro figli si ricorda Caterina che fu monaca nel Monastero di Santa Rosa, e Giacomo che conseguì la laurea in utroque iure e fu notaio tra il 1684 e il 1695. Nel 1696 era luogotenente del Governatore di Viterbo e della Provincia del Patrimonio. Nel 1678, insieme con il padre, aveva ottenuto il subappalto delle poste delle lettere e dei cavalli di Viterbo e di altri luoghi della provincia.
Un Giacomo Silvestrelli nel 1728 aveva in affitto 372 pecore e 42 capretti per conto di Prudenza Janni, vedova Cecchini, contratto che si concluse nel 1730. Giacomo insieme con i figli maschi, negli anni 1716-1725, risultava appaltatore del forno del pan venale della Città. Dal suo matrimonio con Lucia Sgavetti di Canino erano nati Domenica e Agata che furono suore in Santa Rosa, Cesare che si laureò in utroque iure e si sposò con Rosa Vinci senza avere discendenza, Alessandro Pio, Giuseppe anche lui laureato in utroque iure e fu avvocato del Comune di Viterbo poi Governatore dell’Ospedale Grande. Nel 1766 aveva fondato insieme alla moglie Maria Angela Liberati una cappella nella chiesa di San Paolo dei Cappuccini in onore del venerabile Carlo di Motrone; Giovanni Battista sposò la nobile Livia Bonelli e non ebbe discendenza, Maria Lucrezia nel 1720 contrasse matrimonio con Domenico Martellacci di Corneto dando origine alla linea Martellacci Cotta Fulgenzi.
Un’altra famiglia Silvestrelli era emigrata a Tuscania provenendo anch’essa da Visso. Giovan Tommaso del fu Silvestro abitante a Tuscania nel 1752 aveva in affitto dall’Ospedale Grande di Viterbo un podere in località La Montagna. Il figlio Silvestro diventato nobile di Tuscania il 24 maggio 1774 sposava la viterbese Laura Polidori di Domenico. Furono figli di questa coppia Maria, Giovan Tommaso, Francesca sposata con il nobile viterbese Luigi Polidori e morta il 20 settembre 1819.
BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2003, pp. 488-489.