Sterparelli – Famiglia (Viterbo, Secc. XV-XVII)
La famiglia fu iscritta al patriziato viterbese nell’anno 1457. Un Nicola Sterparelli di Giovan Angelo fu notaio dal 1494 al 1551; nel 1506 era tra i Priori di Viterbo e nel 1548 era tra gli ufficiali dell’Ospedale di Viterbo. Nel 1605 Innocenza Sterparelli, figlia di Giovan Angelo di Nicola e di Leonida Vannuzzi era religiosa in un Monastero di Siena. Ad altro ramo apparteneva Francesco Sterparelli di Bartolomeo, speziale nel 1553, rettore dell’Arte nel 1555; nel 1550 aveva fatto società con Andrea di Sebastiano per la gestione della spezieria dell’Ospedale di Viterbo; nel 1571 aveva l’appalto della Gabella generale e nel 1577 era tra i Conservatori della Città. Bartolomeo e Domenico, figli di Francesco, continuarono l’attività del padre nel settore delle spezie. Domenico nel 1593 aveva sposato Sulpizia Leoni ed ebbe tra i figli Bernardina, Artemia e Francesco.
Da Giovanni di Alberto di Pietro, di mestiere calzolaio, derivò Francesco che fu fabbro ferraio e chiavaro; aveva sposato Bernardina Negri e i suoi figli Giovanni, Girolamo e Lorenzo nel 1621 risultavano proprietari di una spezieria a Montefiascone. E nel 1633 Girolamo rilevò una seconda spezieria sempre a Montefiascone già di Evangelista Lisi; egli aveva sposato Caterina Pucitta e, in seconde nozze, Luisa Malatesta di Montefiascone da cui ebbe numerosi figli e tra questi Domenico che fu anche lui speziale. Da Domenico discesero Giovan Vincenzo, Girolamo (che divenne religioso nell’ordine degli Agostiniani) e Francesco che esercitava sempre l’arte di speziale.
Nel 1689 Felice Vittori cedeva a Francesco ogni cosa appartenente alla spezieria di Montefiascone. Nel 1708 Francesco aveva domicilio nuovamente a Viterbo e con lui sembra aver avuto fine la dinastia degli Sterparelli a Viterbo.
BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Stemmi e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 511-512.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]