Sterpini – Famiglia (Viterbo, Secc. XVI-XIX)
Giunti a Viterbo nella seconda metà del XVI secolo dai dintorni di Alessandria, gli Sterpini sono presenti con Bernardino che, in terze nozze, aveva sposato nel 1591 Leandra di Giuseppe (che era cittadino viterbese). Dal suo matrimonio erano nati Silvestro, Ippolito e Vittoria ed egli si era trasferito a Roma dove soggiornava anche il figlio Ippolito nel 1620 ed era commerciante di legname. A Viterbo c’era un Perpetuo che svolgeva attività di salsamenteria e aveva sposato Faustina Melezza avendo come figlio Francesco; Perpetuo morì nel 1631 lasciando i suoi beni ai figli di Francesco che erano Bernardino, Girolamo, Alessandro, Pietro Paolo e Artemisia.
Girolamo sposò Imperia Casini e nel 1655 affittava per tre anni la cartiera del Cuculo dallo stampatore Girolamo Diotallevi. Alessandro nel 1658 si sposò con Dorotea Ciciliani e poi con Costanza Grispigni; suo figlio Luca Antonio si laureò in utroque iure e nel 1701 era nell’ufficio di Luogotenente per il criminale del Governatore della Provincia del Patrimonio. Nel 1703 si sposò con Chiara Polidori e suo figlio Nicola fu eccellente dottore in legge. Nei primi anni del Settecento dotava l’altare del Crocefisso nella chiesa di S. Maria Liberatrice a Viterbo. Nicola, definito in più documenti come “nobile viterbese” nel 1765 era procuratore del balì Fabrizio Ruffo. Aveva sposato Anna Pettelli di Caprarola e dal matrimonio nacquero Chiara che, con il nome di suor Chiara Armesinda Maria, era nel 1773 nel Monastero di S. Rosa; Paolo che fece la carriera militare e poi si laureò in legge a Roma; poco prima del 1780 era stato Console del Re delle Due Sicilie; si sposò con la contessa Maria Anna Vespignani di Roma: in quegli anni altri membri della famiglia Vespignani erano abitanti del Palazzo Sterpini alla Trinità. Nel 1781 Paolo ricordava che il padre Nicola aveva avviato una causa contro gli eredi di Tommaso Fani per il recupero di un credito superiore a 9000 scudi. Nel 1792 lo stesso Paolo vendeva le ragioni utili di un’osteria e una bottega posta in Campo Graziano, alla Fiera della Quercia. Lilia, unica figlia di Paolo, andò sposa al conte Giovanni Magnoni. Nel 1810 i coniugi Sterpini Magnoni vendevano un podere in località Riello all’avvocato Giuseppe Tritoni. Lilia fu l’ultima discendente della famiglia Sterpini a Viterbo.
BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Stemmi e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 513-514.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal