CiottiFamiglia (Viterbo, secc.  XVI- XVIII)

Sono diversi rami che compongono la dinastia dei Ciotti nel Viterbese; quello che ottenne la cittadinanza di Viterbo nel 1585 proveniva da Marta ed aveva come capostipite un Pietro il cui figlio Ercolano con Paolo Ciotti di Giovanni ed altri avevano la proprietà di un cospicuo numero di maiali nel 1519. E ser Pietro, figlio di Ercolano, fu cancelliere della Comunità di Marta negli anni 1555-1560. Da Paolo Ciotti di Giovanni derivò Sforza che fu sindacatore della Comunità, sempre tra il 1555 e il 1560 e poi fu membro di quel consiglio. Nel 1557 era stato ricompensato con 50 some di grano per aver favorito l’importazione di grano da Castro al prezzo di 3 scudi la soma. E nel 1563 era stato lui stesso ad acquistare altro grano per le necessità della Comunità. Sforza aveva sposato Camilla Simonelli e da questo matrimonio erano nati Girolamo, Domenica, Antonia e Cristoforo che fu cittadino di Tuscania, conte Palatino e cavaliere dell’Ordine di San Paolo nel 1582. In quegli stessi anni Sforza diventava cittadino di Viterbo avendo acquistato una casa nella parrocchia di San Lorenzo. Girolamo aveva sposato Vittoria Fani avviando una alleanza con questa famiglia che diventerà sempre più solida in futuro. Da questo matrimonio nacquero Paolo che nel 1672 diventerà rettore della Cattedrale di Viterbo; Giovanni e Sforza che si distinsero come uomini di armi, Angela Vittoria che fu religiosa in San Domenico a Viterbo.  Dal matrimonio tra Cristoforo e Vittoria Ciotti discesero tra gli altri una Benedetta che si coniugò con Erennio Fani e una serie di sorelle tutte monache: Olimpia, Lucrezia, Vittoria e Marta; sempre della stessa famiglia era Alessandro che sposò Ortensia Cavetani da cui nacque Ortensia che sposò Tommaso Fani e poi Dionora, Agata, Ortensia, Cecilia, Artemisia e Caterina che furono tutte religiose in diversi monasteri viterbesi.

In relazione agli stretti legami delle famiglie Ciotti e Fani, Tommaso Fani, marito di Ortensia, venne chiamato al fidecommisso istituito da Sforza Ciotti e divenne erede universale della contessa Eleonora Ciotti Fiumi.

Altra famiglia Ciotti ebbe origine e termine a Tuscania a partire dal capostipite Angelo il cui nome appare nei registri comunali degli anni 1478-1482. Tra i suoi figli vi furono amministratori pubblici e commercianti mentre molte donne furono religiose. Tra gli ultimi rampolli di questo ramo vi sono Secondiano di Lorenzo che abbracciò il mestiere delle armi e suo figlio Girolamo che fu notaio alla fine del XVI secolo.

Un’altra famiglia Ciotti fu presente a Tuscania nella seconda metà del Settecento ed era originaria di San Sepolcro e infine l’ultimo ramo, sempre presente a Tuscania, proveniva da Ascoli Piceno ed ebbe lunga presenza anche a Viterbo nel XVII secolo.

BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2002, pp. 148-151.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]