Polidori (da Città di Castello) – Famiglia (Viterbo, Secc. XVII – XX)

Ventura da Polidoro era agricoltore, originario dei dintorni di Città di Castello e nel 1689 risultava domiciliato nel podere del notaio Francesco Salendi nella giurisdizione della parrocchia di Santa Maria delle Farine. Il fratello Tommaso era anche lui agricoltore e si sposò diverse volte avendo tra i suoi figli Giovan Domenico, Giuseppe e Giovan Filomeno e questi ultimi assicurarono continuità alla dinastia.

Giuseppe sposò Rosa Vestri ed ebbe Francesco Silvestro che fu particolarmente abile a migliorare la propria condizione divenendo prima amministratore dei beni di Casa Brugiotti e poi di Casa Carpegna subentrata alla precedente. Al principio dell’Ottocento acquistava parte delle proprietà Brugiotti-Carpegna, compreso un palazzo nella “Strada Nova Farnesiana” (oggi Via Cavour) a Viterbo. Durante il Governo napoleonico era stato tra i consiglieri della Sotto Prefettura e nel 1804 era Amministratore Camerale della Provincia del Patrimonio. Dal suo matrimonio con Corinzia Sauli derivarono Rosa, Anna, Annunziata, Luigi, Antonio, Stefano e Carlo. Questi ultimi due avevano ottenuto l’Amministrazione camerale delle Delegazioni riunite di Viterbo e Civitavecchia nel 1829.

Da Carlo, che si era sposato con Anna Gnaldi di Roma, derivarono Ermete che fu canonico della Cattedrale di Viterbo, Albina, Raffaele che fu avvocato e si sposò con Laura Gasparoli ed ebbe Augusto che ebbe nel 1906 il titolo di conte; si era distinto nella sua professione di ingegnere civile progettando diversi edifici realizzati nelle città del nord Italia. Morì a Venezia nel 1909. Suo fratello Gaspare, sposato nel 1944 con Giuseppina Bazzichelli, fu padre di Roberto e di Carlo: Roberto fu ufficiale dei carabinieri mentre Carlo era impiegato presso il Tribunale di Viterbo.

BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 411-412.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]