Torellini – Famiglia (Viterbo, Secc. XVI-XIX)

Nel 1529 tra Antonio Torellini, cittadino viterbese, e Ludovico, suo fratello avveniva uno scambio di beni presenti a Viterbo e a Pisa così che Antonio era unico proprietario di quelli viterbesi. Da Antonio e la moglie Camilla Cocchi erano nati diversi figli tra i quali si ricorda Paride che fu dottore in medicina; Francesco che fu conciatore proseguendo l’attività del padre e sposò Simonetta di Lorenzo; Pier Giovanni che nel 1571 sposò Silla del fu Alessandro che era stato orefice. Nel 1582 si ricorda una casa di proprietà di Lorenzo e Francesco Torellini.

Ludovico, fratello di Antonio, dette origine alla linea Cignini Torellini che ebbe un Pietro predicatore dei Domenicani e religioso nel convento di S. Maria in Gradi; Nicola che fu dottore in medicina. Nel 1599 compare in atti Nicola Cignini Torellini, canonico della Cattedrale di Viterbo e procuratore di Aurelio suo fratello. Elisabetta, figlia di Aurelio, vedova di Domenico De Santis, con testamento del 1612 chiamava all’eredità il fratello Pietro e i suoi possibili figli.

Discendente di Antonio fu Paride che fu medico e dal quale derivarono Ascanio (anche lui medico fisico), Marco, Giulio Cesare e Ottavio. Da Francesco e Simonetta Aquilini derivarono diversi figli tra i quali Leandro che fu calzolaio e trasmise la sua attività al figlio Giuseppe (nel 1688). Da Lorenzo e Laura nacquero Giovan Battista, Giacomo, Ilario e Orazio.

Parlando di Pier Giovanni di Antonio si conosce che nel 1593 era Priore a Viterbo; nel 1597 era affittuario della tenuta della Palanzana. Dal suo matrimonio con Silla erano nati Pietro, sacerdote e cappellano sia in Santa Maria Nuova che in SS. Faustino e Giovita; Lucia che entrò nel Monastero della Pace a Viterbo; Paolo che ebbe Ludovico e Paolo. Il primo intraprese la carriera delle armi e nel 1639 e 1643 era Priore e Conservatore al Comune di Viterbo. Aveva sposato Angelica Malvicini e tra i suoi figli si ricordano Vittoria religiosa nel Monastero della Pace; Paolo che fu priore nel 1659-1660 e nel 1663 era Conservatore e ancora nel 1685; nel 1663 era depositario del Monte dei pegni. Si era sposato con Cecilia Pollastri e poi con Clelia Zagaroli. Dal suo matrimonio non sopravvissero maschi e allora la figlia Rosa Altilia, sposata con Ottavio Cecchini e poi con Filippo Brugiotti chiamò all’eredità il pronipote Paolo Cerrosi che assunse il cognome Torellini.

Paolo Cerrosi Torellini fu cavaliere di Santo Stefano e si era sposato con Giuditta Especo y Vera e poi con Porzia Del Testa Piccolomini. Morì a Corneto in circostanze misteriose nel 1803.  Dai suoi matrimoni nacquero sette figli e tra questi Onofrio che sposò la contessa Olimpia Magnoni di Roma assicurando la discendenza. Un nipote di Paolo, Giovanni, nel 1829 era dipendente dell’Amministrazione dell’Ospedale Grande. Carlo Maria di Onofrio nel 1846 vendeva la tenuta detta Le Bussete a Domenico Polidori sulla strada di Castiglione e il fosso del Bulicame. Dopo Onofrio la famiglia si trasferì a Roma e poi a Torino dove i discendenti di questa famiglia sono ancora presenti.

BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Stemmi e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 531-533.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]