Luigi Vanvitelli (1700-1773), 1730. Abacuc trascinato per i capelli dall’Angelo a Babilonia per dar da mangiare a Daniele nella fossa dei leoni, affresco (250×1500).

Nella volta dell’oratorio della chiesa di S. Maria del Suffragio a Viterbo, è una rara opera pittorica del celebre architetto Luigi Vanvitelli che nel 1730 vi ha affrescato Abacuc e l’Angelo e Daniele nella fossa dei leoni dietro invito dell’amico Domenico Gnazza.

Il soggetto è tratto da un episodio del libro di Daniele (14. 31), che narra «Si trovava allora in Giudea il profeta Abacuc, il quale aveva fatto una minestra e aveva spezzettato il pane in un recipiente e ora andava a portarli nel campo ai mietitori. L’angelo del Signore gli disse: «Porta questo cibo a Daniele a Babilonia nella fossa dei leoni». Ma Abacuc rispose: «Signore, Babilonia non l’ho mai vista e la fossa non la conosco». Allora l’angelo del Signore lo prese per la cima della testa e sollevandolo per i capelli lo portò a Babilonia, sull’orlo della fossa dei leoni, con l’impeto del suo soffio. Gridò Abacuc: «Daniele, Daniele, prendi il cibo che Dio ti ha mandato». Daniele esclamò: «Dio, ti sei ricordato di me e non hai abbandonato coloro che ti amano». Alzatosi, Daniele si mise a mangiare. L’angelo di Dio riportò subito Abacuc nella sua terra»

Una struttura architettonica semicircolare, articolata in una serie di archi e lesene, dalla prospettiva fortemente scorciata, fa da sfondo alla scena; un angelo in volo planante col manto giallo gonfiato dal vento tiene per i capelli Abacuc ammantato di rosso ancora sollevato dal suolo. Daniele, con drappo celeste attorno ai fianchi è volto verso di loro e siede tra le rocce attorniato da leoni.  G. Signorelli e I. Faldi indicano quale autore dell’opera Luigi Vanvitelli ed inquadrano questa opera nell’ambito delle influenze esercitate sull’ambiente viterbese dalla fioritura artistica del Settecento romano attraverso numerosi artisti come Benefial, Muratori, Passeri, Giacomo Triga [S. Fucini].

La trabeazione in finti marmi definisce il perimetro della volta e fa da base a fasce profilate che convergono in alto verso il quadro dipinto al centro della volta. La decorazione è appesantita da una ridipintura del primo Novecento che ha falsato i rapporti tra gli ornamenti in stucco e superfici lisce ricoprendo queste ultime con una fitta trama di tondi e motivi floreali [S. Fucini]

Altro dal Web

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Catalogo beni culturali

BIBL.Tuscia Viterbese, vol. I, Roma, 1968; F. Bussi, Istoria della città di Viterbo, Roma, 1742; A. Carosi, Chiese di Viterbo, Viterbo, Agnesotti, 1995; Dizionario della Pittura e dei Pittori, Torino, Einaudi, 1989; F. Egidi, Guida della città di Viterbo e dintorni, Viterbo, 1889; I. Faldi, Mostra di restauri, in “L’arte nel viterbese”, Viterbo, 1965; I. Faldi, Museo Civico di Viterbo. Dipinti e sculture dal Medioevo al XVIII secolo, Viterbo, 1955; I. Faldi, Pittori viterbesi di cinque secoli, Roma, 1970; I. Faldi, Restauri acquisti e acquisizioni al patrimonio artistico di Viterbo, catalogo, Viterbo, Palazzo dei Priori, 1972; A. Gargana, Viterbo. Itinerario di Augusto Gargana, Viterbo, 1939; Il 1400 a Roma e nel Lazio. Il 1400 a Viterbo, cat. mostra, Roma, De Luca Editore, 1983; La pittura in Italia, Milano, Electa, 1989; A. Muñoz, Uno sguardo al nuovo Museo Civico di Viterbo, in “Per l’inaugurazione del Museo Civico di Viterbo”, Viterbo, Agnesotti, 1912, pp. 33-45; G. Oddi, Le arti in Viterbo, Viterbo, Agnesotti, 1882; C. Pinzi, I principali monumenti di Viterbo. Guida pel visitatore, Viterbo, Agnesotti, 1911; C. Pinzi, Storia della città di Viterbo, voll. I-III, Roma, 1887/89, vol. IV, Viterbo, Agnesotti, 1913; A. Scriattoli, Viterbo nei suoi monumenti, Roma, 1915-20; G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Viterbo, 1907-1969. I, p. 195; II, I, 240-241; M. Signorelli, Guida di Viterbo. Monumenti del centro cittadini, Viterbo, Agnesotti, 1964; M. Signorelli, Storia breve di Viterbo, Viterbo, Agnesotti, 1964; S. Valtieri, La genesi umana di Viterbo, Roma, 1977; C. Pinzi, Guida dei principali monumenti di Viterbo, Roma 1889; Art e dossier: Firenze, Giunti, 1986- , sezione art history [https://www.artedossier.it/it/art-history/work/2745/], Sovrintendenza per i beni artistici e storici del Lazio, Censimento OA, scheda di S. Fucini, 12/00094970.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]