Arcangeli – Famiglia (Bagnoregio, Viterbo, Secc. XVIII-XIX)
Originaria di Bagnoregio e nobile in quella città (dove conservava un palazzo nell’attuale Via del Corso), si trasferisce a Viterbo con Lazzaro, figlio di Francesco. In precedenza l’ecclesiastico Nicola del fu Domenico nel 1695 provvedeva agli alimenti della nipote Giustina Anna Arcangeli educanda presso il Monastero di S. Domenico a Viterbo. Egli aveva residenza nella parrocchia di S. Giovanni in Zoccoli ed era beneficiato nella chiesa di S. Pietro a Roma; morto nel 1728 all’età di 82 anni, aveva avuto sepoltura in S. Maria in Gradi.
Quel Lazzaro aveva sposato la nobile Caterina Torellini, patrizia viterbese, nel 1719 e, in seconde nozze, la patrizia viterbese Laura Riccioli. Era morto nel 1758 quando aveva 83 anni. Tra i suoi figli c’era stato Francesco Pasquale (1738-1813) che aveva sposato Angela Tozzi, aveva trasferito la sua abitazione nella palazzo della moglie, a S. Croce; nel 1769 era tra i governatori dell’Ospedale Grande degli Infermi. Suoi figli erano stati Ludovico Nicola, canonico e Protonotario apostolico; Lucia Vittoria che aveva sposato il nobile Paolo Fazi-Sacchi in prime nozze e poi il conte Pietro Ragani di Amelia; Lazzaro Luigi che aveva sposato nel 1798 la nobile Livia Zelli-Pazzaglia andando ad abitare nel palazzo avanti a S. Biagio; era divenuto Gentiluomo del Re di Sardegna, Commendatore di S. Gregorio Magno e nel 1837 era componente la Commissione sanitaria provinciale e Direttore delle Poste, Gonfaloniere del Comune di Viterbo.
Figli di Lazzaro Luigi sono Fulvio Cesare, monaco benedettino con il nome di Gregorio (1805-1850); Giuseppe Crispino (1807-1871), amministratore dell’Opera Pia S. Calcedonio in S. Faustino; Vittoria Francesca (1811-1898) che aveva sposato il conte Enea Stauli di Parma; Domenico Liborio che aveva sposato in prime nozze Anna Ravicini e successivamente Drusilla Gualterio figlia del marchese Luigi: era un fervente patriota ed era stato condannato a morte dal Governo pontificio, pena poi commutata in dieci anni di carcere; nel 1857 aveva fatto parte della Commissione municipale.
Figlia di Domenico era stata Laura che aveva sposato nel 1893 Torquato Cristofori e aveva avuto grande parte nella dissipazione del patrimonio della famiglia Cristofori, secondo alcuni. Figli di Giuseppe Crispino e Eufemia Vaccari, già domestica in casa Arcangeli e sposata in punto di morte, erano nati Lazzaro, tenente dei bersaglieri anche lui dissipatore di risorse di famiglia; Guido; Pia (1847 1937) che aveva sposato il capitano medico Giuseppe Foggetta: con lei era terminata questa illustre famiglia.
Nel Palazzo Zelli-Pazzaglia, poi Palazzo Arcangeli, nell’attuale Via S. Lorenzo, ebbe sede nel Ventennio il Partito nazionale fascista, Federazione provinciale dei Fasci di Combattimento; ne è testimone la scritta sbiadita, pitturata sulla facciata, e ancora prima fu la residenza della Banca Popolare Cooperativa.
BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Volume I, A – B, Viterbo 1992, pp. 39-42; N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2002, pp. 49-53; Almanacco e notiziario della Città e Provincia di Viterbo per l’anno 1837, Viterbo, Dalla Tipografia Tosoni, 1837, passim; M. Galeotti, L’Illustrissima città di Viterbo, Viterbo, 2002, p. 275, 519-520.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]