Cordella, Martino – Vescovo (Fermo, 2 lug. 1738 – Chianciano, 7 gen. 1812)

Nato a Fermo il 2 luglio 1738, è stato ordinato sacerdote il 23 marzo 1765. Si era laureato in utroque iure nell’Università di Fermo nel 1762 e qui è stato Lettore a partire dallo stesso anno. Vicario generale della Diocesi di Recanati nel 1764, è stato poi Vicario generale e poi Vicario capitolare nella Diocesi di Amelia, poi Vicario generale nell’Abbazia di Ferentillo, infine Vicario generale nella Diocesi di Rieti, poi di Rimini, infine di Viterbo-Tuscania. In questa ultima veste compie una Visita pastorale come convisitatore del cardinale Muzio Gallo alla Diocesi di Viterbo-Tuscania nel 1785-1791. E’ stato consacrato vescovo a Roma il 19 aprile 1789 e posto a capo della Diocesi di Bagnoregio.

Qui già nello stesso anno dava avvio alla prima delle numerose visite pastorali che caratterizzeranno il suo governo fino al 1809. Sono visite accurate, oggi raccolte in sei faldoni nella serie “Visite pastorali” dell’Archivio dell’antica Diocesi di Bagnoregio:  partivano dalla verifica degli attestati della legittimità dei titoli per l’occupazione dei benefici ecclesiastici da parte dei chierici e poi imponevano agli stessi e agli amministratori dei luoghi pii di predisporre e presentare la documentazione attestante gli introiti derivanti dai benefici, gli impegni collegati ai legati e alle donazioni ricevute, i rendiconti della amministrazione corrente. La prima Visita è degli anni 1789-1791, la seconda del 1793-1794, la terza del 1796-1798, la quarta del 1800-1801, la quinta del 1904-1806, la sesta del 1807-1809. Per conto del cardinale Muzio Gallo vescovo di Viterbo-Tuscania compie una Visita apostolica-Visita pastorale straordinaria a Civitavecchia negli anni 1801-1804 quando si tratta della separazione di Civitavecchia da Viterbo per la costituzione di una Diocesi autonoma. Anche le sue “Relationes ad limina” si interrompono con il 1807 e dopo la prima (del 1791) molto ampia ed articolata, le successive erano state sbrigative e compilate quasi per evitare i richiami della Congregazione del Concilio.  Dopo il 1809, sopravvenuta l’annessione dello Stato pontificio all’Impero, essendosi rifiutato il Cordella di pronunciare il giuramento nella formulazione richiesta da Napoleone, aveva visto la sua Diocesi essere assorbita da quella di Montefiascone (come era accaduto contemporaneamente a quella di Viterbo-Tuscania) e lui e la maggior parte dei canonici e dei parroci della sua Diocesi  esiliati: i canonici in Piemonte, i parroci tra Parma, Piacenza e la Corsica, il Cordella esiliato a Chianciano dove morirà il 7 gennaio 1812. La sua salma sarà trasferita a Bagnoregio per i solenni funerali solamente nel novembre 1814, dopo il ritorno del papa nel suo Stato e la fine dell’occupazione napoleonica. La diocesi resterà vacante per più anni prima con la guida di Francesco Corradini, Vicario generale e poi, dopo il 1812 del Vicario capitolare Nicola Macchioni.

Tra le opere d’arte di cui fu committente c’è un pregevole organo della chiesa con-cattedrale dei SS. Nicola, Donato e Bonaventura di Bagnoregio, realizzata da Calogero La Monica nel 1789 o nel 1791.

BIBL. e FONTI – Archivio apostolico vaticano, Congregazione del Concilio, “Relationes ad limina”, Diocesi di Bagnoregio, Anni 1791, 1793, 1804, 1807; Cedido, Archivio dell’antica Diocesi di Bagnoregio,  Serie “Visite pastorali” , Fld. 16-21. HC, vol. VI, Patavii 1958, p. 114; F. Petrangeli Papini, Bagnoregio. Cronologia storica, Viterbo 1972, pp. 135-138; [C. Riccianti], Per i solenni funerali celebrati nella chiesa di Bagnorea il giorno 3 novembre 1814 alla felice, ed eterna memoria dell’illustrissimo e reverendissimo monsignor Martino Cordella vescovo degnissimo di detta città…, Orvieto, Tosini, 1814; E. Righi, La Cattedrale di Bagnoregio. Sintesi bimillenaria, Montefiascone 1998, pp. 52-55.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]