Miccinelli – Famiglia (Viterbo, Sec. XVI – Sec. XIX)
Troviamo i Miccinelli ad Orvieto nel XIII secolo e poi a Roma nel XV secolo dove Tommaso Miccinelli era caporione di Trastevere e Giovanni Battista di Petruccio era tra i Conservatori del Campidoglio nel 1537 mentre il nipote Alessandro era stato tra i caporioni di Roma nel 1522. Quale sia il rapporto tra questi Miccinelli e quelli che traggono origine da Canino è ancora oggetto di ricerche: è certo che i Miccinelli di Canino, a partire dalla seconda metà del Cinquecento, furono sempre più spesso presenti a Viterbo per le loro attività commerciali e per i vincoli matrimoniali con donne viterbesi.
Mariotto di Giovanni, speziale, nel 1556 faceva società di aromateria con Camillo Brigidi di Viterbo e dopo il primo matrimonio, si risposava con Giulia Spinelli di Viterbo. Un figlio di Mariotto, Giovan Battista, nel 1585 aveva fissato la sua residenza a Viterbo dove aveva contratto matrimonio con la nobile viterbese Flaminia Veltri di Pietro; da questo matrimonio derivarono Mario, Isabella e Pietro il quale fu attivo come speziale e sposò Vittoria Petrucci di Viterbo. Suo figlio fu Giovan Battista che si laureò in legge e fu notaio tra il 1693 e il 1723. Altro notaio fu Pietro che rogò atti tra il 1719 e il 1729; nel 1743 era Governatore di Capranica nominato dalla Sacra Consulta. Ascanio intraprese la carriera militare e divenne capitano dei Dragoni. Il fratello di Ascanio, Giuseppe, fu Gonfaloniere della città di Viterbo e suo figlio Luigi fu priore di Santa Maria in Poggio a Viterbo ed erede di Anna Bonelli nobildonna viterbese morta nel 1752. Luigi morì nel 1799 e fu sepolto in Santa Maria in Poggio. L’altro figlio di Giuseppe, Giovan Battista, nel 1785 fu Gonfaloniere di Viterbo; suo fratello Clemente sposò Margherita Bufelli e dalla loro unione nacque, tra gli altri, Innocenzo che con testamento del 1848 lasciò a suo figlio Clemente una casa situata a Canino.
Giovanni Battista di Pietro divenne guardia di Sua Santità e cavaliere dei Santi Gregorio e Lazzaro. Il fratello Paolo si stabilì a Viterbo e suo figlio Alessandro sposò Maria Luisa Ciorba dalla quale uscì Adele con la quale è terminata questa linea della famiglia. Colomba e Rosa figlie di Pietro morirono a distanza di una settimana nel 1878. Nel 1872 Giuseppe, fratello delle predette, vendeva a Gregorio Carletti una casa in prossimità del Corso Vittorio Emanuele.
BIBL. e FONTI – Archivio storico del Comune di Viterbo, serie “Bandi ed editti”, faldone 18, anno 1771. N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 333-335.