Mocenni – Famiglia (Viterbo, Sec. XVII – Sec. XIX)
Il maestro Virginio Mocenni si trasferì da Siena a Montefiascone sul finire del Seicento; la sua vedova Giulia passò a nuove nozze con Bartolomeo Massera di Viterbo nel 1713 quando erano già nati diversi figli tra i quali Bernardino che sposò Sebastiana Bartoleschi e poi Costanza Vecchi che era una ostetrica. Suo figlio Virginio sposò nel 1757 Vittoria Mezi, figlia del caporale Rosato fu Francesco e fece il tintore e nel 1765, morta la prima moglie, si sposò con Innocenza Rinaldi. Dalla prima unione sopravvisse solamente Giuseppe che sposò Maria Anna Perla da cui derivò tra gli altri Luigi che si dedicò all’attività mercantile e divenne proprietario della tenuta della Cipollara; altro figlio fu Virginio che ebbe un impiego all’Ufficio del macinato di Viterbo e fissò definitivamente la sua residenza in Città dove sposò Rosa Molajoni. Con Luigi e Virginio la famiglia fece un notevole avanzamento di status. Dal matrimonio di Virginio con Rosa nacque Achille Mario che abbracciò la carriera ecclesiastica e diventerà cardinale (v.); ci fu poi Odoacre anche lui ecclesiastico e arciprete della Cattedrale di San Lorenzo a Viterbo; e Giuseppe che si laureò in medicina e praticò la professione dopo aver sposato Bernardina Marcucci avendone un’unica figlia, Virginia, andata in sposa a Enrico Brancadoro segretario di prima classe alla Corte dei Conti; infine Quirino che pervenne al cavalierato dell’Ordine Piano e, vedovo di Maria Federici, si sposò con Margherita Cristofori. I suoi figli furono Rosa, Gabriella e Virginio, Segretario presso l’Istituto tecnico di Viterbo; Virginio aveva sposato Francesca Giannelli senza aver prole e aveva posto così termine alla linea della famiglia Mocenni.
BIBL. e FONTI – Archivio storico del Comune di Viterbo, serie “Bandi ed editti”, faldone 18, anno 1771. N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 336-338.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]