Messini (Missini) – Famiglia (Viterbo, Sec. XVI – Sec. XIX)

La famiglia era originaria di Orvieto e venne aggregata alla nobiltà viterbese nel 1702 con Luca di Orazio. Un Girolamo Messini era primo conservatore della città di Orvieto nel 1573 e il figlio Monaldo era gonfaloniere della stessa città nel 1598. Orazio di Monaldo fu esimio giureconsulto e nel 1600 sposò la viterbese Artemisia Musacchi di Cosimo cominciando ad abitare nel capoluogo del Patrimonio. Dal loro matrimonio nacque Felice il cui figlio Orazio sposò la viterbese Caterina Chirichera e nel 1668 aveva un commercio di prodotti dell’agricoltura e di animali. Dall’unione di Orazio e Caterina nacquero Felice Antonio che nel 1697 era proprietario di parte di una bottega in contrada la Calzoleria; Livia che si fece religiosa alla Visitazione; Benedetto che entrò nel seminario di Viterbo; Artemisia che sposò il nobile viterbese Filippo Franceschini Tignosini; Felice che entrò tra i Carmelitani del Convento fuori porta di Piano Scarano a Viterbo.

Intorno alla metà del Settecento Nicola e Vincenzo tornarono ad abitare ad Orvieto mentre Benedetto continuò ad abitare a Viterbo e qui morì nel 1789 ricevendo sepoltura nella chiesa di Sant’Andrea.  Nel 1822 Giulia Aurelia Messini fu Severino vantava alcuni diritti sull’eredità del fu Francesco Messini già marito di Maria Virginia Simonetti. Costei, nel 1834, estinse un censo sul quale pagava i frutti dato che non abitava più a Viterbo. Dopo di allora non si hanno altre notizie dei discendenti di questa famiglia a Viterbo.

BIBL. e FONTI – Archivio storico del Comune di Viterbo, serie “Bandi ed editti”, faldone 12, anno 1697.  N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 330-332.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]