De Dominicis, Lorenzo – Vescovo (Foligno, 9 ago. 1735 – Orte, 1 genn. 1822)

Era nato a Foligno il 9 agosto 1735 da Giuseppe Nicola e Caterina Bizzani, tutti due di famiglie nobili. Sacerdote dal settembre 1758, si era laureato in teologia al Collegio Romano nello stesso anno, poi in utroque iure all’Università di Camerino nel 1766. Fu uditore del cardinale Antonio Colonna Branciforte poi Vicario generale di Francesco Maria Banditi, vescovo di Montefiascone-Corneto. Vicario apostolico di Montefiascone-Corneto alla fine del 1775 dopo il trasferimento del Banditi (e in tale veste condusse una Visita pastorale l’anno dopo dell’ultima condotta dal Banditi), poi Vicario generale della stessa diocesi con il vescovo Giuseppe Garampi fino all’aprile 1787 quando fu creato vescovo e nominato a reggere quella di Civita Castellana-Orte. La sua esperienza di collaboratore-sostituto del Garampi (che era già Nunzio a Vienna quando fu nominato vescovo di Montefiascone-Corneto) ebbe alti e bassi: nei primi anni il Garampi si lamentò molto dell’autonomia che il D. si prendeva nel governo della Diocesi e operò per limitarne l’azione con l’aiuto di altri ecclesiastici presenti a Montefiascone; man mano che si avvicinava il momento del suo ritorno in Diocesi per la fine della missione a Vienna il suo giudizio divenne meno critico. Però non era passato un anno dal suo ritorno a Montefiascone che il D. era stato esonerato e promosso all’episcopato. La prima lettera pastorale del D. alla sua Diocesi è del 13 maggio 1787; nel 1788 emanò le regole di aggiornamento della vita del Seminario; l’anno prima aveva fatto la prima Visita pastorale: altre nove ne seguiranno e aveva iniziato una nuova Visita quando la morte lo colse.

Dopo l’occupazione napoleonica dello Stato pontificio al clero fu imposto di giurare fedeltà all’Impero e ai suoi governanti. Mentre molti, sia tra i vescovi che tra il clero, rifiutarono il giuramento, altri – per evitare guai maggiori – accettarono e si sottoposero a quell’imposizione. Tra questi vi fu il De Dominicis mentre diversi canonici e preti delle sue diocesi furono imprigionati e deportati in Italia del nord o in Francia dove rimasero fino alla caduta di Napoleone.- Il 23 marzo 1814 il vescovo firmò e pubblicò una solenne ritrattazione del giuramento che aveva fatto. Fu costretto ad un periodo di riflessione che avvenne a Roma, forse rinchiuso in Castel Sant’Angelo.  Tornò in Diocesi sul finire del 1814 e proseguì nel suo governo pastorale fino alla morte avvenuta il 1 gennaio 1822 a Orte. Il suo corpo fu sepolto a Orte mentre il suo cuore fu trasferito e sepolto a Civita Castellana, secondo la consuetudine da tempo invalsa in quelle Diocesi di conservare il corpo nel luogo dove era morto il vescovo mentre il cuore veniva trasferito nell’altra sede diocesana.

Lo ricorda un ritratto conservato nella diocesi di Civita Castellana

BIBL. e FONTI – Cedido, Archivio dell’antica diocesi di Montefiascone-Corneto, serie “Vescovi”, cartella “Giuseppe Garampi-Corrispondenza”. HC, Vol. VI (1730-1799), Padova, 1958, p. 167, 295; D. Gioacchini, Lorenzo De Dominicis da Foligno Vescovo giurato (1735-1822), Estratto dal “Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria”, Vol. LXIV, Fasc. I, Perugia 1967, pp. 129-183; C. Canonici, Giuramenti, adesioni e ritrattazioni nel periodo napoleonico e nella Restaurazione: il caso della diocesi di Sutri, in “Rivista di storia della Chiesa in Italia”, 2 (1986), pp. 405-445; Id, Il giuramento del clero della Tuscia in epoca napoleonica, in La Tuscia in età giacobina e napoleonica (1798-1815), in “Archivi e cultura”, (1998-1999), pp. 115-128..

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]